Zòlla-zòlle agg. = Trasandato.
Segno di evidentissima ineleganza, riconducibile al forzato “casual” degli anni ‘30, quando la miseria non consentiva di vestirsi in modo decente.
Per esempio, si diceva Giuà, te sì vestüte accüme a ‘nu zolla-zolle = Giovanni, ti sei vestito come un barbone!
Ossia con abiti raccogliticci, la giacca di un colore, i pantaloni di un altro, le scarpe di un altro ancora…. Era normale che gli indumenti dei fratelli maggiori passassero in riciclo a scalare, rattoppati fino al loro completo disfacimento, ai fratelli minori.
Mi viene un sospetto: che si tratti di un soprannome, e non di un aggettivo, perché mi ricordo anche che si diceva:”…accüme a Zolla-zolle”, non solo “…accüme a ‘nu zolla-zolle”
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