Zaràffe s.m. = Faccendiere, affarista
Costui si improvvisava mediatore e procacciatore di affari, organizzava incontri, gioco d’azzardo e festini, proponeva locazioni di immobili, procurava facchini, prostitute e falsi testimoni, indirizzava gli automobilisti verso certi meccanici fidati, conosceva i gommisti, i vetrai, i ristoranti e i fittacamere di assoluta fiducia, ecc.
Insomma rispondeva a qualsiasi richiesta, li vedevi spuntare miracolosamente se ti trovavi in difficoltà, per risolvere immediatamente i tuoi problemi. Dietro compenso, naturalmente.
Poco chiaro, un po’ losco, un po’ bandito, spesso e volentieri rifilava un bidone a qualche malcapitato.
Viveva del compenso che riusciva ad ottenere da ognuna delle sue “disinteressate” consulenze.
Il termine ha valenza molto negativa.
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