Verzèlle s.f. = Vergella
Deriva da verga, al vezzeggiativo vergella = verzèlle.
In metallurgia si intende il semilavorato di ferro “dolce”, laminato a caldo, a sezione piatta o rotonda, usato per fabbricare ringhiere, staffe, stipiti ecc.
Ferro dolce significa che ha basso contenuto di carbonio, e perciò lavorabile anche a freddo. Il ferro duro è l’acciaio lavorabile dopo forgiatura. La ghisa non è forgiabile e si usa dopo averne ottenuto le forme per colatura dalla fusione.
Ho sentito mio padre fabbro che la chiamava verzellüne = vergellina. Evidentemente di dimensioni minori. Quella che ricordo io, ‘a verzèlle, era di larghezza di cm 5, e di spessore di cm 0,5 ed è tuttora usata per i corrimano delle balconate.
‘A verzellüne larga cm 2 e spessa cm 0,3 cm. è usata per le decorazioni arricciate del ferro battuto, ad es. come tante “C” affiancate e sovrapposte in una intelaiatura, quale finestra per separare due ambienti.
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