Trepjite s.m. = Treppiedi
Era un arnese usato dalle massaie che – quando non c’era il gas e si cucinava a legna o a carbone – si poneva sul fuoco del braciere, infisso nella carbonella, a sostegno della “tièlle” = tegame di terracotta nella quale si cuocevano i legumi, il ragù con i turcenjille, la ciambotte, ecc.
Consisteva in un anello fatto con vergella di ferro battuto (cioè a sezione piatta) dal quale partivano tre piedini terminanti a “L”.
I treppiedi avevano varie dimensioni, adatte al diametro delle pentole che dovevano reggere.
Si annerivano con il fuoco, e si riponevano, dal più piccolo al più grande, appesi “ind’u fucarile” = dentro il vano del focolaio, insieme alla rarìchele = graticola per gli sparroni e alla fresöle = padella
Esistevano quelli di forma triangolare con piedini più corti, da usare nel camino.
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