Chianca-Masille top. = Chianca Masiello, Chianca Masitto
Zona costiera a est di Manfredonia, a confine con Varcaro, ricadente nel territorio di Monte Sant’Angelo.
Questo toponimo deriva con ogni probabilità dal nome “Tommaso”, l’antico proprietario del terreno circostante, e dalle successive trasformazioni e storpiature: Tommaso, Tommasiello, Masiello, Masìlle (Masìdde con pronuncia montanara).
La chianca (←clicca) è una basola di pietra lavica o calcarea, usata per la pavimentazione stradale (basolato). In questo caso si intende la scogliera piatta usata quale punto d’approdo per natanti, uomini e cose.
Viene pronunciata “chianga” per l’addolcimento di alcune consonanti, tipico della parlata meridionale anche dei termini italiani (Andonio, trendacingue, sono condendo, tu non zai, ecc.), ed è legato indissolubilmente al nome Masiello.
La zona fino a pochi anni fa questa località era conosciuta soprattutto dai pescatori quale punto di riferimento costiero. Da pochi anni si è rivelata un’incantevole attrazione per i turisti locali durante la stagione balneare.
La località Chianca-Masìlle/Masìdde attualmente viene riportata sulle mappe turistiche come «Chianca Masitto», a mio parere italianizzato con evidente forzatura, sfalsando il nome originale.
Vi sbarcarono i Turchi dalle loro 52 galee nella famigerata incursione del 16 agosto 1620 con la quale e per tre giorni misero a ferro e fuoco la città di Manfredonia. E questa è storia nota.