Carnevéle chjüne de pàgghje loc.id. = Carnevale pieno di paglia.
Epiteto offensivo che descrive qlcn che non è affidabile, che può definirsi con espressione italiana come pallone gonfiato o fantoccio inanimato, senza spina dorsale, inetto e senza personalità. Con espressione napoletana, forse più efficace e calzante ‘omme ‘e mèrda‘
Insomma un soggetto da evitare.
La locuzione deriva dalla consuetudine manfredoniana di preparare per il periodo di carnevale un fantoccio riempiendo di paglia un paio di calzoni e altri indumenti in modo da dargli una sembianza di persona.
Il principe dei pupazzi impagliati è il famoso Ze Pèppe. Fintantoché è un pupazzo pieno di paglia possiamo anche divertirci a presentarlo come vogliamo. Se la definizione si riferisce ad una persona, la squalifichiamo evidenziando il suo comportamento in seno alla società.
Lassàtelu pèrde: códde jì ‘nu Carnevéle chjüne de pàgghje. = Lasciatelo perdere, costui è un pagliaccio (non ha serietà).
Ringrazio Manfredonia Ricordi (Matteo Borgia) per la splendida foto di Carnevéle pieno di paglia.