Škàppe

Škàppe s.f. = Papavero; Scheggia; Goccia

1) = Scheggia. Truciolo tagliente di legno che ferisce le mani di chi maneggia senza protezione oggetti non rifiniti, detta anche škappetèlle.
Può indicare in ebanisteria anche un rialzo di legno usato per livellare una sedia o un mobiletto che zoppica. Anche per chiudere una fessura in fase di restauro o di rifinitura di un mobile.

2) = Goccia. Usato nella locuzione škappe de sedöre = gocciole di sudore, anche figuratamente, per indicare la grande fatica sopportata per ottenere un risultato apprezzabile. Anche škappe de làgreme, per indicare grandi lacrime, nel senso di pianto dirotto o anche grandi pene sofferte in passato.
Equivale a sanghe e sedöre = sangue e sudore, o come disse Churchill: lagrime e sangue.

3) = Papavero. Fiore di papavero rosso selvatico (Papaver rhoeas) della famiglia delle Papaveracee, detto rosolaccio, abbondantissimo nei campi all’epoca della maturazione del frumento.

4) fino agli anni ’50, veniva usato škappe anche per designare una donna di facili costumi.

Filed under: STagged with:

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Comment *
Name *
Email *
Website

due × 3 =