Sènza-càzze sopr. = Evirato, senza pene
Un soprannome praticamente destinato a cessare per…mancanza di discendenti.
Divertente il commento di Lino Brunetti: « Io ricordo un accanito tifoso della squadra del Manfredonia che, non so per quale motivo o ragione, era chiamato Gerjille sènza càzze = Ciro l’evirato. Gridava spesso dalla gradinata lato Tommasino e la sua voce era sempre riconoscibile. Faceva spesso battute spiritose che provocavano ilarità, ma su una battuta creava risate sommesse e imbarazzate: “Arbitro! Ce ha’ rótte ‘u càzze!“»
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