Ruvetéle s.m. = Roveto, fratta
Il rovo è un arbusto perenne della famiglia delle Rosacee (Rubus ulmifolius), cui appartengono numerose specie, comunissimo in tutto il bacino del Mediterraneo.
È costituito da una grossa ceppaia, da cui si dipartono numerosissimi fusti sottili, ricoperti da moltissime piccole spine arcuate.
L’intrico spinoso dei suoi rami è chiamato ruvutéle revutéle o revetéle = roveto. Veniva messo a dimora per delimitare i confini dei campi coltivati allo scopo di farne barriere, come siepi impenetrabili.
Dal rovo nascono le more, ‘i marìcule, chiamate così, oltre che nella zona garganica, anche in Basilicata, Abruzzo e Molise
Un mio amico di Ortona ripeteva un detto Abruzzese che più o meno recitava così:
Le marìcule delle frjétte (fratte, rovi, cespugli)
tanne so’ bbone, quanne so’ fìétte (fatte, mature).
Quanne ammmatùrene l’uve e le fichi
vaffancule tu e le maricule delle frjétte! 🙂
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