Rüche s.f. = Rucola
.La Rucola è una pianta annuale della fam. delle Brassicacea.
Quella campestre ha il nome scientifico Eruca perennis, o i sinonimi Sisymbrium tenuifolium e Diplotaxis tenuifolia. La Rucola coltivata è nota come Eruca sativa.
Apprezzata fin da tempi antichi per il suo aroma speziato e piccante, la rucola viene molto usata nelle insalate e nelle salse; arricchisce di sapore i tramezzini, le pizze, esalta alcuni formaggi molli e può anche essere cotta a vapore.
Proprietà terapeutiche: vitaminizzanti, antiscorbutiche, aperitive, digestive. Qualcuno addirittura riscontra effetti afrodisiaci.
Oltre tutto questo, bisogna evidenziare che a Manfredonia viene lessata con le orecchiette, e condita con il sugo di pomodoro con le lumache campestri. Per gli amanti dei frutti di mare, nel sughetto vanno benissimo i capirroni.
Una vera specialità. L’erbivendola Sepònde invitando le massaie a comprare la ruchetta da lei, intonava: Rüche e maccarüne stamatüne, uhé! = (preparate) rucola e maccheroni questa mattina, ohé!
Ora si vende quella coltivata nell’orto, che ha le foglie più larhe e carnose…ma non la sapidità di quella campestre.
È credenza diffusa che chiunque mangi la rüche de Sepònde = la ruchetta selvatica di Siponto, un po’ come accade a quelli che gettano una moneta nella Fontana di Trevi, sono destinati a tornare a Manfredonia, e con l’aiuto di Sante Lavrjinze = San Lorenzo, a restarvi definitivamente.
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