Ratavjille s.m. = Rastrello, spazzolone per pavimenti
Il termine deriva dal francese râteau = rastrello.
Grossa spazzola di forma rettangolare, munita di lungo manico, usata per lavare i pavimenti.
Quelle in uso dalle nostre mamme erano di fattura artigianale, praticamente eterne, con la “spazzola” rettangolare completamente liscia. munita di un lungo manico, usata per sorreggere lo straccio bagnato nel raccogliere lo sporco.
Ora si usa uno spazzolone di plastica, con setole o dentini, o anche il morbido Mocio per la sua leggerezza.
Sarà più funzionale e più maneggevole; tuttavia non può mai avere l’effetto deterrente verso i figli discoli quanto il robusto ratavjille di legno di veterana memoria.
Un vero castigamatti, come il classico battipanni, o come la ciabatta (‘u chjanjille) lanciata simpaticamente dalle mamme esasperate contro la testa dei monelli in fuga.
In altre parti della Daunia (Monte S:Angelo, Cerignola, paesi del sub-Appennino) è pronunciato ratavidde. Forse anche da noi fino agli anni ’40.
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