Pére e scummugghje loc.id. = Gira e rigira, alla fine
Sembra, pare… e poi scopri.
Modo di dire simpatico, equivalente all’italiano gira e rigira, oppure gira e volta, sotto sotto, alla fin fine, ecc.
Insomma sembra tutto ben fatto, ma poi…escono le magagne.
Ho già detto che scumegghjé significa scoprire, sollevare le coperte.
L’espressione dialettale vuol evidenziare la scoperta, anche casuale, di una verità nascosta.
Sembra che ci sia una certezza, ma dopo viene fuori una sorpresa, di solito non gradevole.
Giuanne assemegghjöve ca jöve onèste, ma pére e scummugghje püre jìsse avöve fatte ‘mbrugghje. = Giovanni sembrava che era onesto, ma gira e rigira, si è scoperto che anche lui aveva commesso malefatte.
Assemegghjöve tante aggarbéte! Pére e scummugghje jöve ‘nu ‘mbriacöne sfatjéte = Sembrva così ammodo! Alla fine si è rivelato ubriacone e scansafatiche.
Pére significa “pare, sembra, appare”.
Scummugghje significa “scopri”.
Insomma non è tutto oro quello che luccica.
Aveva ragione Andreotti: «A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.»
Io sapevo che “pére” era la terza persona singolare del presente indicativo del verbo “paré” (riparare, coprire, parare), e che la frase significava “copri e scopri” “gira e volta”, simile, nel senso, al siciliano “tra un vìdiri e svìdiri”.
L’amico Matteo Borgia mi ha inviato questo commento:
«Pére sta per “copri”, da “apparare”, rendere pari: quando si sotterra qualcosa, si fa prima un fosso, si posa ciò che si deve sotterrare e poi si mette la terra fino a renderla pari.
Quindi, letteralmente il detto significa “copri e scopri”, nel senso che tu hai spiegato benissimo di fare una cosa ripetutamente, come dire “a fura di coprire e scoprire (gli imbrogli) vengono fuori le magagne”.»