Ózze inter. = Puàh
Esprime disgusto, ribrezzo, ripugnanza, repulsione.
Ózze, quante fé škjife = Puah, quanto fai schifo!
Ózze, che fjite ca ce sènte! = Ah, quale insopportabile lezzo che si avverte!
Ózze, te mange i vulüve senza lavéte! = Che schifezza, ti mangi le olive senza averle lavate!
L’inesauribile Sator scrive:
«Da cosa deriva questa interiezione? … qual è la sua etimologia? … forse da uggia (o dal più antico uzza) che in italiano significa noia, tedio, meschino, molesto. Il Pascale diceva che “uzz” (così lo scriveva lui) era la voce usata per cacciare i porci, al pari di “sciò” usato per le galline, o di “zzà” per i cani. Difatti esiste anche il modo di dire “ozze e zza” che si usa da contro riposta a chi si schifa di qualcosa dicendo “ozze”, quasi a voler dire “stai cacciando porci o cani?”. Voi che ne pensate???»
Tonino
«Beh, io credo che l’origine sia semplicemente “puzzo” o “puzza”.
Quindi come se si dicesse: che puzza!
Infatti si usa dire con disguso “ózze” in situazioni sgradevoli, di fronte a letame, lerciume, e sporcizia in genere. Certamente non si assiste ad un fenomeno gradevole all’olfatto…
Cmq è molto interessante quello che hai detto. Ti invito a scrivere quello che pensi su ogni vocabolo, in modo da rendere questo lavoro più vivace. Grazie Sator.»?