Mùzzeche s.m. = Morso
L’atto dell’affondare i denti per mordere.
Deriva dal verbo morsicare (cambia solo l’accento: muzzeché) addentare, azzannare.
Il verbo muzzeché è un po’ riduttivo. Nella parlata si dice škaffé ‘nu mùzzeche = appioppare un morso,
Per estensione ‘u mùzzeche è anche la puntura della zanzara o di altro insetto, il segno della morsicatura, l’escoriazione provocata da scarpe troppo strette.
Altro significato di mùzzeche: boccone, pezzetto di cibo. Dàmme ‘nu mùzzeche de péne= Dammi un boccone di pane.
Nella mia fantasia di bambino, tuttavia, ‘u mùzzeche per eccellenza è rimasto quello che i pescatori davano al polpo avvinghiato al loro braccio, per spezzargli le fibre e ottenerne il rilascio dalle ventose: škaffè ‘nu mùzzeche addröte ‘ cuzzètte = affibbiare un morso dietro al collo (del polpo).
Non so se questa operazione avveniva realmente: io mi atterrivo solo all’idea di essere afferrato dal polpo e trascinato negli abissi, anche perché i denti anteriori a cinque anni di età mi erano caduti, e quindi non avevo alcuna possibilità di difesa! Fantasie di bimbi…
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