Lessüje s.f. = Liscivia, ranno
Soluzione alcalina di acqua bollente mista a cenere vegetale, di alto potere detergente, adoperata in passato per il bucato.
Il termine ci perviene dal latino lix/lixa/lixius/lixiva; a sua volta derivato dal greco luo
Mia nonna per dare profumo alla biancheria poneva a bollire anche bucce di arance e/o di mandarino e/o di limone, e foglie di alloro.
Ovviamente si parla dell’era pre-detersivi e il bucato era esclusivamente fatto a mano con gran fatica delle nostre nonne, che solo per far bollire l’acqua attinta dalla cisterna secchio dopo secchio, con la cenere e dovevano accendere il fuoco di legna.
Il gas in bombole è arrivato nel 1950: allora uscì sul mercato anche il sapone in polvere Omo e Olà, e quello a scaglie Lauril, veramente portentosi per lavare le tute (annerite) di mio padre (fabbro).
Ma da allora è cominciato anche il periodo di inquinamento del pianeta.
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