Gagarjìlle s.m. = Elegante
Il termine, che deriva da “gagà” (giovane affettato, che ostenta eleganza e raffinatezza), era molto in voga nella moda degli anni ‘50,
Io lo ricordo bene. Quando avevo 16-17 anni, e mi vestivo con abiti appropriati per andare a ballare sulle terrazze, indossavo:
-il pantalone lungo di makò (cotone egiziano molto fine),
-la camicia bianca di nylon con gli immancabili stecchini per reggere dritto il colletto,
-la cravatta rossa,
-il gilet double-face rosso o nero,
-la giacca “a pioggia” cioè di tessuto sulla cui superficie a vista affioravano, come tanti piccolissimi nodi, tanti punti colorati con svariate gradazioni di beige.
Le ragazzotte dicevano tra di loro (ma io captavo): “Guard’a jìsse, c’jì vestüte accüme a ‘nu gagarille!”… = Guarda lui, si è vestito come un dandy!
Beh, mi faceva proprio piacere sentirlo dire…
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