Fìgghje de jatte angappa sórge. = Figlio di gatta acchiappa topi
Si tratta di linguaggio figurato. Il figlio del gatto/a proprio per la sua natura felina ha tendenza a catturare i topi. Generalmente si ereditano le qualità familiari.
I Latini usavano il Detto: «Qualis pater, talis filius» per evidenziare la somiglianza caratteriale o fisica tra padre e figlio.
La regola ha valore anche in senso negativo.
Se una persona cresce in ambiente familiare delinquenziale, è difficile che diventi un frate francescano…
Però da un campo di pietre o di letame può sempre nascere un fiore.
Mio padre ribadiva, per evidenziare lo stesso concetto di ereditarietà: Pétre e fìgghje: stesse tappe, stèsse legnéme = Padre e figlio stesso tappo, stesso legname. Noi diciano che sono fatti della stessa pasta.
Oppure Pétre e fìgghje, vedènne, facènne = Padre e figlio, vedendo facendo.
Come dire che il figlio agisce imitando spontaneamente l’atteggiamento dei genitori che sono i suoi modelli di vita: come vede così fa, nei buoni e nei cattivi esempi.
Esiste un altro proverbio simile che afferma l’abilità del gatto anche al buio (clicca→ qui)
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