Chelüne n.p. = Michelina, diminutivo di Michela.
Deriva dall’ebraico Mika’el, composto da mi, “chi?”, ke, “come” e da El, abbreviazione di Elohim, “Dio”, e significa quindi “chi è come Dio?” (Qui ut Deus?)
L’onomastico è tradizionalmente festeggiato il 29 settembre in ricordo della consacrazione del santuario dedicato all’arcangelo Michele sul monte Gargano.
I Montanari usano, per devozione all’Arcangelo, il femminile Cajéle. Con la pronuncia manfredoniana sarebbe Cajöle, ma fortunatamente non è più usata perché ha un suono orribile.
Si preferisce il diminutivo Michelina, ossia Chelüne. Le generazioni attuali lo pronunciano alla latina Micaéla. Certamente è più armonico.
Ricordo Chelüne ‘a vuccjöre = Michelina la macellaia, che aiutava suo marito Pasquale Arena, nella loro beccheria di Via Tribuna.
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