Chédö-chédöje… loc.id. = Ma è scontato! Ma è evidente!
È una sintetica espressione che spiega l’assoluta evidenza di un evento, del tutto scontato, lapalissiano.
Un nostro Detto parla esplicitamente di una scusa ipotetica, di un motivo pretestuoso: chédö-chédöje ca ‘u baccalà jì saléte.
Uso le parole dell’amico Enzo Renato che spiega la storia del baccalà salato:
« Tanto si sa che e’ così….Prima che te ne vieni a quella conclusione e/o rinfacciarmelo. E certo che è salato! Che scoperta!»
Può anche manifestare la mancanza di volontà di intrufolarsi negli affari altrui. Parola d’ordine: rispetto di ogni “privacy” e nessun fraintendimento delle proprie intenzioni. Che non pensino che…
Nen so jüte a truàrle, angöre chedö-chedöje avessa cröde ca vogghje scanagghjé i fatte süje. = Non ci sono andato a fargli visita, per evitare che creda che io ci sia andato per sapere i fatti suoi.
Anche la parlata garganica accoglie questa locuzione con pronuncia diversa: chedè-chedèje.
Si potrebbe tradurre: ‘che è, che non è’…ma credetemi, sento più immediata l’espressione dialettale.
Chedè/chedèje/chedöje sarebbe “che è” con una “d” eufonica come in “ad, ed”, o come il “t” francese nei verbi in forma interrogativa alla terza persona que reste-t-il? [che rimane?]. Quindi dovrebbe portare la grafia che-d-è, ma non voglio essere così
Antonio Giordano ha così commentato:
«Nello spiegarmelo mia nonna lo faceva risalire alla forma italiana “non sia mai detto che…” e a rafforzare questa sua espressione utilizzava anche un proverbio da cui pare è stata tratto e sintetizzato questo modo di dire:
“chedö chedöje ca u baccalà je salèt” –> non sia mai detto che il baccalà è salato»
era un proverbio che indicava una cosa che è sempre vera e anche alquanto scontata (come il fatto che il baccalà è salato)»