Ha una valenza negativa, retaggio degli anni passati.
Oggi si dice gay, che in inglese significa allegro, disinvolto. La parola nascerebbe come acronimo di Good As You (G.A.Y.), cioè “buono/valido quanto te”.
Se qualcuno mostra tendenze omosessuali non desta più ostracismo come nel secolo scorso. Se lo fa al giorno d’oggi viene etichettato come omofobo.
La civiltà, la maturità raggiunta suggerisce che i gusti sessuali dei gay devono prescindere dalla sua persona, dalla sua cultura e dalla sua intelligenza: insomma se uno è recchjöne, i suoi gusti sessuali riguardano solo lui.
Quando qlcn dichiara di essere omosessuale dicesi che fa outing = esternare.
L’aggettivo secondo alcuni deriva dallo spagnolo Orejones (nome dato dagli spagnoli (da oreja -orecchio) ai Peruviani nobili, viziosi e corrotti che si facevano forare ed allungare le orecchie.
Secondo altri, deriva sempre dallo spagnolo maricón, ossia hombre afeminado = uomo effeminato.
Io penso più semplicemente alla malattia detta Parotite o Orecchioni.
Infatti leggo su Wikipedia che se questa malattia colpisce in età adulta, può portare sterilità, dato che il virus può spostarsi, tra i vari distretti, anche ai testicoli o alle ovaie, causando nel 30% dei casi maschili severe orchiti e nel 5% dei casi femminili delle ovariti.