Gioco fanciullesco antico. Qualcuno lo chiama anche mazza-jüne o anche mazzavüne. In Campania mazza e pìvezo, in Abruzzo mazz e cuzz, ecc.
Gli attrezzi necessari per questo gioco, cui partecipano due bambini, sono:
a) un bastone di legno ricavato da un manico di scopa di circa 50 cm, detta mazza. Va bene anche un’assicella piatta della stessa lunghezza;
b) un bastoncello ricavato dallo stesso manico di scopa della lunghezza di circa 15 cm con le due estremità appuntite, detto pundelìcchje= puntale piccolo, da cui gioco prende il nome.
Il gioco consiste nel colpire con la mazza ‘ u pundelìcchje, giacente per terra, al centro di un cerchio tracciato in precedenza, e colpirlo nuovamente al volo cercando di lanciarlo il più lontano possibile.
L’altro giocatore raggiunto ‘u pundelìcchje , doveva lanciarlo nel cerchio difeso dal battitore che tentava di ribatterlo nuovamente.
Se ci riusciva si scambiavano i ruoli, in caso contrario il battitore con tre colpi consecutivi (descritto come sopra) allontanava il più possibile il pezzo dal cerchio.
Dopo di che il compagno, con più difficoltà questa volta, data la maggiore distanza, doveva ripetere il lancio nel cerchio.
Per stabilire il punteggio si misurava la distanza raggiunta se l’altro non centrava il cerchio.
Allo scambio dei ruoli la si raffrontava con il risultato ottenuto dall’avversario. L’unità di misura era la lunghezza dell’assicella usata per battere.
Era consigliabile giocare fuori dell’abitato, altrimenti si rischiava di colpire qualche vetrata…
Avete notato che le regole del gioco sono simili a quelle del baseball?