Parola che appartiene (spero) solo all’universo femminile.
Ondulazione artificiale dei capelli, realizzata con trattamenti chimici o termici. Dicesi permanente perché il trattamento porta a risultati duraturi. La crescita successiva dei capelli lisci spostava l’arricciatura verso il bordo inferiore, fintantoché si decideva di ricorrere nuovamente all’opera della parrucchiera.
Una volta era diffusa tra le donne che la facevano due volte all’anno per non strapazzare troppo la capigliatura.
Ora credo che non si usi più, basta una “messa in piega” settimanale, e qualche mèche ogni tanto.
I capelli così non vengono sottoposti a stress come per la permanente.
Dopo gli anni ’60, siccome ci eravamo tutti acculturati, grazie all’avvento della televisione, si diceva permanènde, simil-italiano, trascurando il fenomeno di metatesi linguistico dello spostamento della consonante (come frummàgge, frabbecatöre, fremmé, per formaggio, fabbricatore, firmare).
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