Gas intestinale emesso silenziosamente. Composto per il 99% da azoto, ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e metano. Il cattivo odore non è tuttavia conferito da questi componenti maggioritari, bensì dalla piccolissima percentuale di anidride solforosa, indolo, acidi grassi volatili e scatolo.
Alimenti ritenuti generatori di meteorismo e flatulenza:
Fagioli, cibi ad alto contenuto di lattosio, lenticchie, fave, piselli, ceci, soia, zuccheri semplici (in particolare il fruttosio), polioli (sorbitolo), pane fresco, rape, sedano, ravanelli, rafano, lieviti, cavoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, acqua e bibite gassate, spumanti, crauti, cavolo, verza, cavolo cappuccio, cetrioli, scalogno, peperoni, sedano, cipolle, aglio, peperoncino, anguria, melone, mela, avocado, castagne, noci, nocciole, mandorle, fichi secchi e frutta secca, panna montata, maionese, frappè.
Praticamente tutti, tranne carne e pesce! Quindi sono i vegetariani i veri responsabili dell’inquinamento atmosferico! Tuttavia nel processo digestivo è ritenuta normale l’emissione di 200 cc per volta, fino a 14 atti al giorno (mamma mia come sono precisi questi scienziati!)
Dal canto mio, per esperienza personale, devo aggiungere i micidiali lampascioni, e i semi di soja a zuppa, che sprigionano quantità impensabili di gas.
Il termine deriva dal tedesco luft che significa semplicemente “aria”.
Un diffuso sinonimo è fjite, che di per sé significa fetore, miasma, puzza, lezzo.
Dopo tutto questo enunciato, potrei sembrare un grande esperto di loffe….
Confesso di non aver raggiunto mai, nelle mie frequenti intemperanze, la quota di 14 emissioni in un giorno. Forse non sto bene?
Dò allora ragione ai Montanari. Essi asseriscono che: “Quànne ‘u cüle fé frajasse, ‘u mìdeche sté alla spasse” = quando il culo fa fracasso, il medico è disoccupato.
Naturalmente ho solo raccolto in rete tutte queste confortanti notizie e le ho elaborate un po’.