Calasciöne s.m. = Calascione
Antico strumento musicale a corda, simile ad un liuto dal lungo manico e a tre sole corde, usato nel napoletano nel ‘700 assieme al mandolino.
Ma in dialetto, più che per indicare lo strumento, è usato questo sostantivo per descrivere, per indicare una persona goffa, un po’ allampanata.
Insomma è piaciuto il suono della parola (non dello strumento), un po’ come dire lambascione, o maccaröne, nel senso di fessachiotto.
Mò vöne Giuànne, assemegghje a ‘nu calasciöne = Ora arriva Giovanni. Sembra un spaventapasseri (non che il termine calasciöne significhi spaventapasseri, ma perché descrive la fugura allampanata e dinoccolata di Giovanni).
Ringrazio il lettore Salvatore Rinaldi per il suggerimento.