In dialetto è conosciuta anche con il diminutivo cecurjèlle.
È una pianta erbacea, perenne con vivaci fiori di colore celeste, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. (Cichorium intybus), da non confondere con quella orticola. È presente in Italia, nei campi, nei prati, in terreni incolti.
Viene riconosciuta anche dai meno esperti perché il fusto della pianta è di forma zigzagante.
In cucina si possono utilizzare le foglie per preparare insalate sia crude che cotte, saporite, ma decisamente amare.
In Puglia “fave e cicorie” è diventato un piatto tipico: foglie di cicoria campestre lessate e condite con abbondante purè di fave e olio extravergine di oliva.
In passato,soprattutto nel periodo bellico, le radici tostate, venivano usate come succedaneo del caffè. La coltivazione di cicoria a questo scopo, ebbe un grande impulso in seguito al blocco continentale, quando Napoleone si oppose all’importazione della canna da zucchero e anche del caffè.
Era conosciuta fin dai tempi antichi, prima come pianta medicinale, e poi come alimento.