Carüse s.m. = Cranio rapato
Deriva dal latino cariosus, che significa glabro, privo di peli; oppure dal greco keiro che significa tagliare, rasare.
Il termine è passato attraverso il provenzale, lo spagnolo e il siciliano.
Spesso per questioni di igiene, i bambini venivano rapati a zero.
La testa senza capelli (si usava anche il sinonimo melöne e tatta-melöne) veniva indicata come carüse.
Me sò fàtte ‘u carüse (o anche me sò fatte ‘u tatta-melöne, oppure me sò caruséte) = Mi sono rapato a zero.
Il bambino è tuttora chiamato caruso in Sicilia e toso in Lombardia, come dire tosato, rapato.
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