Cappellére s.m., sop. = Cappellaio
Fabbricante e venditore di cappelli da uomo. Quella che si dedicava ai cappellini da donna era chiamata ‘a mudìste = la modista.
Il soprannome, come tanti altri, deriva dalla professione esercitata dal capostipite, come ad es.: vuccjire, ferracavàlle, ‘u nolègge= beccaio, maniscalco, noleggiatore di biciclette, ecc.
La memoria adesso mi vacilla. Forse forse dovrebbe appartenere a un De Francesco ‘u cappellére.
Lino Brunetti mi replica;
«Mio padre era un ottimo cliente du cappellére De Francesco, con negozio in Corso Manfredi.
Quando morì, purtroppo il suo unico figlio maschio non si era neanche avvicinato all’attività commerciale del padre, perché era giovane e si dedicava alle attività proprie della sua età.
Quando chiusero il negozio, mi ricordo che il rappresentante di cappelli, di quasi tutte le migliori marche italiane, venne a trovarmi per chiedermi chi e quale negozio fosse in grado di sostituirlo, gli diedi due o tre nominativi, ma nessuno volle impegnarsi ad acquistare un grande campionario come si richiedeva.
Oggi, se non si vuole acquistare dai marocchini, bisogna andare a Foggia.»