Caföne s.m. = Contadino
Aggettivo e sostantivo in uso in Italia meridionale quale dispregiativo per indicare chi o che è rozzo e ignorante.
Al femminile è invariabile (‘u caföne ‘a caföne) ; al plurale m. e f. suona ‘i cafüne.
Una volta i lavoratori della terra non avevano il tempo di istruirsi perché già da tenera età erano costretti assieme al padre a svolgere i faticosi lavori campestri.
Ricordiamoci però che il contadino ha scarpe grosse e cervello fino! Il cervello fino prescinde dall’istruzione. Uno può essere anche ingegnere ma babbeo, e al contrario analfabeta ma dalla intelligenza viva, pronta.
In italiano il termine cafone ha assunto una valenza ancora più negativa per indicare chi o che è villano, screanzato, zotico, rude. In questo caso in dialetto si dice cafunàcce.
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