Al carrettiere
Carrettjire mazzanganne
pìppe de cröte e cannócce de cànne.
Carrettiere scansafatiche, pipa di creta e cannello di canna (cannuccia di palude).
La creta, chiamata tecnicamente argilla, col trattamento termico, diventa terracotta (come i laterizi o le brocche, le giare, ecc.). Creta è il prodotto crudo, estratto e lavorato, prima di passare nella fornace per la cottura.
I fumatori di una volta che avevano bisogno di avere le mani libere, come i rammendatori di reti da pesca, i carrettieri e gli artigiani, usavano questa pipa, dal costo molto modesto.
Era composta da tre pezzi: il fornello in terracotta, il cannello dritto e il cannello curvo, di diametro inferiore, innestati uno nell’altro.
Come carica usavano un pezzo di sigaro “Toscano” sbriciolato, puzzolentissimo. Taluni usavano il “Trinciato forte” un tabacco venduto in pacchetti di carta, già triturato, ugualmente stomachevole. Altri coltivavano in proprio, col rischio di beccarsi una multa, delle piante di tabacco salentino.
Immagino che non aspirassero il fumo di quel tabacco, acre e dall’effetto certamente devastante all’interno dei bronchi.