Statöre s.f. = Stadera
Bilancia ad asta. Erano largamente usate dai venditori ambulanti perché non ingombranti e facilmente trasportabili
È costituita da un solo piatto sospeso ad un lungo braccio graduato sul quale scorre un peso equilibratore costante chiamato “romano” in italiano. Non credo che il dialetto gli abbia dato un nome. Se qlcu sa com’è detto è invitato a replicare così si completa questa voce.
Nelle stadere di dimensioni maggiori, al posto del piatto vi era imperniato un gancio inferiore cui si appendeva l’oggetto da pesare (ad esempio il sacco pieno di frumento). Il gancio superiore, anch’esso imperniato a poca distanza dal primo, mediante un paletto veniva sollevato a spalla da due uomini mentre un terzo, facendo scorrere il romano fino alla tacca che deteminava l’equilibrio, poteva leggere il peso riscontrato.
In effetti era una vera e propria leva di primo grado. Il fulcro era il perno del gancio superiore, la potenza il romano e la resistenza il peso da determinare. Essendo fissa la distanza della resistenza dal fulcro, la distanza variabile del peso fisso del romano (rapporto detto “momento”= grandezza per una distanza) determinava il peso sollevato.
Scusate le riminiscenze scolastiche delle scuole medie. Non volevo essere troppo scientifico, ma mi è scappato…
Ora si adoperano pese a bascula o elettroniche o automatiche a lettura diretta sul quadrante.
Ingenuamente da bambino ritenevo che statöre derivasse da “asta”….