Arrunzé v.tr. = Arrangiare
Il verbo arrunzé credo che sia una corruzione di arrangiare.
Il “Caratù-Rinaldi” dice che ha tre significati.
Cito testualmente:
«1 – rimproverare duramente;
2 – rimediare, rubacchiare qualcosa per sopravvivere, arraffare tutto ciò che si ha a portata di mano;
3 – abborracciare» ossia raffazzonare, rabberciare, arrangiare, accomodare alla meglio, ecc.
Il “Treccani” accetta anche la voce regionale “arronzare” col significato di fare qualcosa male e in fretta.
Credo che il termine arronzare derivi più propriamente da arrotondare giacché si usa, nel nostro dialetto, per le misure quando si cerca di approssimare per trarre un improprio vantaggio. Il commerciante che pesa il pane e dice che è un chilo mentre in realtà è meno sta arronzando sul peso, oppure chi taglia la stoffa e dice che è un metro invece è un po’ meno arronza sul taglio e così via. Ma l’arronzamento più classico che io ricordi è quando si giocava alle palline (il gioco tradizionale con la caccia) e si cercava di avvicinarsi alla biglia nemica arronzando. E poiché per tirare e cercare di colpire l’avversario si partiva dalla caccia o dal punto in cui era posizionata la propria pallina usando una mano per il palmo e l’altra per il tiro, spesso chi cercava di arronzare veniva apostrofato con l’appellativo di arrunzapàlme.