Accesàgghje s.f. = Strage, uccisione, sterminio, sfacelo
Questo sostantivo è usato per lo più in forma metaforica. Insomma più che massacro, sterminio, eccidio, è usato in modo estensivo per indicare un disastro, una rovina, un grave danno.
U vjinde a Sepònde ò fatte n’accesàgghje d’àreve = Il vento, ha Siponto ha causato un’ecatombe di alberi (nella pineta).
Deriva da acciüde e acciüse = uccidere, ucciso.
Voglio scherzare riesumando – vista la somiglianza – un termine dell’italiano parlato nel 1400: uccisaglia!
L’Accademia della Crusca dice che a quell’epoca si usavano anche:
ucciderìa s.f.
uccidigione s.f.
uccidimento s.m.
uccisaglia s.f.
aucisaglia s.f.
aucisaglia s.f.
occisaglia s.f.
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