Arröte avv. = Di nuovo, ancora una volta, nuovamente, daccapo.
Si usa ancora questo avverbio?
Ricordo che veniva pronunciato da chi, dopo aver esortato qualcuno a smettere di compiere un’azione, magari un po’ tediosa, la vede rifare daccapo, quasi a dispetto.
Ad esempio: se una mamma, dopo aver faticosamente zittito il suo frugoletto che frignava con richieste esose, lo sentiva lagnarsi nuovamente, inevitabilmente avrebbe esclamato: « Arröte!» = Ancora! [ti avevo detto di smetterla, e tu ricomii!].
Il prof.Michele Ciliberti, che ringrazio pubblicamente, suggerisce che arröte deriva dal latino “Ab retro”, cioè nuovamente, ancora.
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