Capesciöle s.f. = Nastrino, fettuccia.
Fettuccia di cotone usato per legature di federe di guanciale, di mutandoni lunghi, di sacchetti, di faldoni, di raccoglitori di documenti, ecc.
Vengono cucite ai bordi dei due lembi da legare.
Origine del termine: il grande filologo tedesco Gerhardt Rohlfs ipotizza che il termine possa derivare dallo spagnolo capichola, che indica una specie di tessuto di seta.
Nel Salento è considerato un diminutivo di capišciu, ossia, cavezza, capestro, legaccio per sostenere le viti.
Con varie inflessioni, troviamo questo sostantivo in Puglia e in molte località della Basilicata.
Al plurale indicano, per estensione, cose di nessun valore. Vènne i capescöle = vendere fettucce di stoffa, fare commercio senza conseguire un apprezzabile margine di guadagno.
Io stavo che fossero di seta, non di cotone.