Calefaténe (o calefatére) s.m. = Calafato.
Il termine viene dall’arabo qualfat e qualafa
Operaio dei cantieri navali specializzato nel calafataggio, cioè nell’impermeabilizzazione dello scafo dei natanti.
Per calafatare si inseriva forzatamente della stoppa nella connessione del fasciame e si ricopriva con pece o catrame fuso.
L’eventuale minima infiltrazione faceva gonfiare la stoppa che così turava qualsiasi altro passaggio di acqua
Il termine calefaténe ha assunto una valenza negativa, perché il mestiere di per sé comporta un annerimento degli abiti da lavoro, e della faccia e delle mani dell’operaio.
Tutto ciò fa sembrare sporco l’operaio, anche se costui si lava accuratamente.
Vattì, assemìgghje a ‘nu calefaténe! (Va’ via, somigli ad un calafato!)
Si tratta anche di un soprannome
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