Ruzzjille s.m. = Cerchio
Striscia metallica o di legno curvata a O, usata un tempo dai bambini come gioco. Lo si spingeva facendolo scorrere sul piano stradale, e lo si accompagnava con un’asticella, anch’essa di metallo.
L’ideale era un vecchio cerchione di bicicletta privo di raggi e copertone.
‘I ruzzjille sono anche le rotelline del monopattino, del passeggino, della borsa della spesa delle nostre nonne, del supporto della cucina a gas per renderla facilmente spostabile, ecc.
Tènghe ‘na balügge p’i ruzzjille = Ho un comodo trolley [alla lettera: ho due valigie con le rotelle (di scorrimento)].
Figuratamente il termine era incluso volgarmente in una frase minacciosa, ponendo a contatto di punta gli indici e i pollici delle due mani aperte e mostrandone i dorsi: t’agghja fé tande ‘u ruzzjille! = Ti devo fare tanto così il cerchio = Ti faccio un culo così! (scusate, io non sono volgare di natura, ma il linguaggio gestuale è questo e va spiegato…)
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