Puperéte s.m. = Taralli dolci.
Taralli dolci, speziati con cannella e chiodi di garofano dall’impasto duro e compatto.
Talvolta l’impasto contiene il vünecùtte = vino cotto, o meglio mosto cotto. I puperéte allora assumono una colorazione più scura.
Quando si vuole rimarcare la carnagione scura di qlcn, si dice: assemègghje a ‘nu puperéte (o a ‘nu taràlle) de vünecùtte = somiglia a un tarallo impastato con il mosto cotto.
Si preparano in tutti i paesi Garganici. Chiamati pi\ o meno uguali>
A San Severo Puperete
A Foggia Pupurati o Peperati
A San Giovanni Rotondo Prupate.
I negozianti di Monte Sant’Angelo hanno inventato per i turisti il termine “popirati”. Lo sottoponiamo all’Accademia della Crusca?
(foto da il sipontino.net)
Il peso, il colore e la fragranza dei “Puperète” erano caratterizzati dalla presenza, o meno, del miele e del mosto cotto. La sua fine, più gloriosa, avveniva quando lo si riscaldava sulla cenere del braciere di casa e lo si mangiava a morsi a “scottadito”.