Pröte-Sammecöle s.f. = Pietra di San Michele
Era un frammento, anche minuscolo, di roccia scavata nella grotta di Monte Sant’Angelo ove apparve l’8 maggio dell’anno 490, ossia oltre 15 secoli anni fa, l’Arcangelo San Michele a Lorenzo Majorano, Vescovo di Siponto.
Generalmente veniva murata nell’intonaco all’interno dell’uscio, durante la costruzione o il restauro della casa. Aveva la virtù, nella credenza popolare, di tenere lontani i fulmini dalla casa.
Pare che finora abbia funzionato!
Qualcuno, nei pellegrinaggi successivi, raccoglieva un’altra pietruzza e la conservava in un tiretto del comò, come protezione generica dell’Arcangelo contro le insidie del Maligno.
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