Mómmele

Mómmele agg. e s.m.= Debole, vile.

Epiteto offensivo che descrive un uomo di poco valore, debole fisicamente e/o caratterialmente.

Invariabile al maschile, al femminile, al singolare e al plurale.

Si pronuncia sempre rafforzando la “m” iniziale per enfatizzare l’aggettivo e il sostantivo, specie se è preceduto dall’artico ‘u e ‘nu = un, il.

Sì pròpete ‘nu mmómmele! = Sei proprio un fesso (agg.)
Giuànne jì mómmele = Giovanni è debole (agg.).

Usato come sostantivo ha il significato dell’aggettivo.
Uì, mò vóne ‘u mmómmele = Ecco, ora arriva il fesso (s.m.).

Al superlativo è mummelacchjöne

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1 Comment

  1. “Nírve”. Altra espressione, quasi di significato contraddittorio, che si usava per definire un fesso, un debole, un cetriolo. Secondo alcuni deriverebbe dal nervo (pene) essiccato del bue che lo si usava a mó di scudiscio o di corpo contundente.


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