Manzegnöre s.m. = Monsignore
Appellativo di vescovi, patriarchi, abati mitrati secolari e di tutti i prelati facenti parte del corteggio del papa in cerimonie, o atti pubblici.
Presumo che sia la trasposizione del francese mon-seigneur = mio signore. I Francesi negli appellativi usano sovente il possessivo: madame, mesdames = mia dama, mie dame = signora/e; mademoiselle, mesdemoiselles = mia damina, mie damine = signorina/e; monsieur, messieurs = mio signore, miei signori.
Da noi, per antonomasia, Manzegnöre è sua Eccellenza l’Arcivescovo in carica. Non c’è bisogno di indicare il nome: Manzegnöre e basta.
La gerarchia ecclesiastica impone che, rivolgendosi direttamente al Vescovo, si debba usare il titolo di Eccellenza. Al Cardinale quello di Eminenza e al Papa l’appellativo di Santo Padre o Santità.
Se si fa loro un riferimento, su usa scrivere, o dire prima del nome: sua Eccellenza, sua Eminenza, sua Santità.
Esempio:
Sua Santità Papa Ratzinger, tramite sua Eminenza il cardinale Giovanni Battista Re, assegnò a sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Castoro, la Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.
E la filastrocca dell’anello di “Manzegnöre“? Poi ve la scriverò…