Jalètte s.f. = Mastello, bigoncio
Recipiente di legno a fondo piatto, composto da doghe, di cui due sporgono in alto e sono forate per permettere l’inserimento di un bastone o di una corda al fine di facilitarne il trasporto.
Era anticamente usato nelle campagne per attingere l’acqua dal pozzo, o per la mungitura o per la vendemmia. Fu usato anche in marineria.
Per uso “cittadino” esistevano dei secchi di ferro zincato, meno rozzi, per sollevare l’acqua piovana dalle cisterne di accumulo, le cosiddette pesciüne con suono simile a piscina.
Con l’avvento dell’acquedotto, negli anni ’30, si adoperavano per trasportare a braccia l’acqua attinta dai vicini fontanini pubblici fino in casa. Poche abitazioni avevano l’allacciamento idrico.
L’avvento della plastica (Moplen) ha fatto definitivamente scomparire dalla circolazione questo utilissimo oggetto. E anche il simpatico nome.
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