‘U Manzegnöre de Tréne
ce lu töne sèmbe mméne.
Ce lu töne strìnde-strìnde,
mizze da före e mizze da jìnde.
Il Monsignore di Trani
se lo tiene sempre in mano.
Se lo tiene stretto stretto,
metà fuori, e metà dentro.
La FALSA risoluzione, un po’ maliziosa e irriverente, fa pensare all’Alto Prelato quando va a fare pipì…
Invece la soluzione VERA si riferisce all’Anello Pastorale
È chiaro che il soggetto, il “Monsignore di Trani” è puramente indicativo (poteva essere il Sindaco di Merano, il Prefetto di Milano, il Re napoletano, il Medico di Cagnano, ecc.) solo per fare rima con “mano”.
Naturalmente l’anello è si porta infilato a un dito della mano..
Metà “fuori”, indica quella parte dell’anello visibile dalla parte del dorso, quando la mano è stesa o serrata a pugno; la metà “dentro” è quella nascosta dal pugno o palesata a mano aperta, osservata dalla parte del palmo.
Vi invito a leggere l’altro Monsignore cliccando qui
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