Cèsse

Cèsse s.m. = Gabinetto, latrina

Oltre al significato di “stanzino da bagno” come si dice ora, il termine designava negli anni ’30 specificamente la sola tazza del W.C., che – con l’avvento della fognatura – sostituì nelle nostre case il notissimo ruàgne.

Praticamente, non essendoci ancora l’acqua corrente in tutte le case, era una specie di imbuto, uno scaricatoio di feci e acque luride, anche quelle del bucato a mano, o della pulitura del pesci.

Scherzosamente se qualcuno chiedeva in italiano: Che è successo? La risposta era automatica:
C’jì rótte ‘u cèsse = Si è spaccata la tazza del W.C. (o si è occlusa la conduttura di scarico). Ma fortunatamente solo per la rima.

Ovviamente cesse è adoperato spregiativamente nei confronti di una persona, un film, uno spettacolo, un cantante, un ballerino ecc..

La ricerca sull’origine del termine mi ha postato al consueto latino:  recĕssu(m), deriv. di recedĕre ‘ritirarsi’.
Ricordo che nelle antiche stazioni ferroviarie c’era la scritta “ritirata” e addirittura “cessi”

Visto che mi trovavo ho cercato anche WC, che  significa water closet, ossia acqua accumulata. Insomma la cassetta dello sciacquone!

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