Tórse s.m. = Torso o torsolo
Intendiamo con tórse (anche tórze) propriamente il gambo dei broccoletti, dei cavolfiori, delle verze e delle cime di rape.
In italiano “torso” indica anche quello che rimane dopo aver sbocconcellato un frutto carnoso (mela, pera).
Usato anche metaforicamente per indicare una persona introversa, poco socievole, che non esprime mai pareri, e che perciò dà l’impressione di essere scarsamente spigliato o addirittura, falsamente, di essere tardo di comprendonio. Ora si dice “imbranato”
Insomma uno che non alcun valore, proprio come il torsolo non commestibile di una mela.
Aggiungo che da ragazzini, giusto per non buttare niente, ricuperavamo i torsoli delle cime di rape quando le nostre mamme le mondavano, e li mangiavamo crudi previa asportazione della buccia più coriacea…
Della serie: «la fame è una brutta bestia!»
Ringrazio il lettore Giovanni Ognissanti per il suo gradito suggerimento.
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