Tag: aggettivo

Desgrazzjéte

Desgrazzjéte agg. e s.inv. = Disgraziato

In italiano l’agg. significa che qlcu è stato colpito da sciagura, da sventura, da disgrazia.

In dialetto significa che la sciagura costui l’ha avuta nel cervello, perché si comporta da delinquente, farabutto, furfante, mascalzone, canaglia (basta per oggi?).

Talvolta viene spontaneo esclamare scherzosamente desgrazzjéte! quando qlc amico dice una battuta fulminante o fa uno scherzo un po’ pesante, ma ancora accettabile.

Se poi va fuori limite, parte ugualmente il desgrazzjéte!, ma contemporaneamente a una gragnuola di cazzottoni e ad un corollario di improperi: ghjachitemmùrte, ‘stu chjüne de quà, ‘stu chjüne de là, ecc…

Per i non Manfredoniani preciso che le “z” del termine hanno un suono dolce, non aspro.

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Cutrjéte

Cutrjéte agg. = Soddisfatto

Ho sentito anche la versione cutljéte. Perso che entrambe vadano bene per dire: contento, accontentato, appagato, pago, felice, beato, sazio, satollo,sfamato, ecc.

Codde Giuànne jì cannarüte; ajire au festüne ò fatte paste nòbbele: ah sì, tutte cundènde e cutrjéte! = Costui, Giovanni è ghiottone: ieri al rinfresco ha mangiato cibi prelibati: eh sì, tutto contento e soddisfatto.

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Cujöte 

Cujöte agg. = Calmo

In italiano si può tradurre letteralmente con quieto, nel senso tranquillo, sereno, calmo, riferitio a persona, o all’andamento meteorologico.

Stàtte cujöte! Momò vüte ca torne. = Sta’calmo! A breve vedrai che tornerà.

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Cucìvele

Cucìvele agg. = Cottoio

Cottoio, è riferito a legumi di facile cottura. “Sti fasule so pròpete cucìvele!”

Si usa questo aggettivo per definire anche ai soggetti molto facili all’innammoramento.

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Crudìvele

Crudìvele agg. Difficoltoso a cuocere

E’ in contrario di cucìvele = cottoio, che si cuoce facilmente riferito specificamente ai legumi-

Non penso che in lingua italiana ci sia un aggettivo specifico che renda l’idea.

Potrebbe andare, forse, ‘refrattario’ ma così si passa alla terminologia dei fornaciai.

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Crjüse 

Crjüse agg. = Ridicolo, buffo.

Ammessa anche la pronuncia: crejüse crijüse. Al femmilile fa crjöse, crejöse, crijöse.

Simile all’italiano curioso, buffo di aspetto, strano, bizzarro. O che fa affermazioni che contrastano con le nostre (che ovviamente sono quelle giuste).

Che sté decènne, ‘u sé ca sì crjüse? = Che stai dicendo? Lo sai che sei bizzarro, strampalato?

Può designare l’aspetto non proprio da Adone di qlcu. In questo caso si usa al vezzeggiativo, quasi a scusarne le fattezze.

‘Stu giovene jì un pöche crjüsjille = Questo ragazzo è un po’ sgraziato.

L’italiano “curioso” nel senso di desideroso di sapere, o che vuole sapere ogni cosa per conoscere fatti altrui dicesi ndrjànde.

Grazie a Lino Brunetti per il suggerimento.

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Cremöne

Cremöne s.m. = Cremore di tartaro

Il Cremore di tartaro è un sale acido presente nell’uva e nel vino, che viene estratto senza aggiunta di additivi chimici.

Trova impiego specialmente in pasticceria con aggiunta di bicarbonato di sodio nel rapporto di 2:1 per ottenere un eccellente lievito naturale per dolci.

Credo che sia la composizione delle famose bustine di lievito “Bertolini” o “Pan degli Angeli”, conosciute da tutte le brave massaie.

Insomma è un lievito chimico, chiamato anche crescemjinde = crescimento, che accresce

Una volta si comprava sfuso in drogheria. Le dosi ce le consigliava il droghiere stesso, Viscardo, una persona paziente, in base al peso della farina e del tipo di dolce che si voleva proparare.

Come aggettivo riferito a persone, cremöne significa babbeo, tontolone, ingenuo, fessacchiotto.

Uhé, cremöne, spùste ‘stu carrùzze! = Ehi, babbeo, sposta questo motocarro!

La foto della locandina è stata inviata da Gigi Lombardozzi

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Cóste

Cóste agg. = Questo

Aggettivo dimostrativo solo al maschile, sempre seguito dal sostantivo che modifica, indica persona o cosa vicina nello spazio o nel tempo a chi parla.

Qualu libbre agghj’accatté, cóste o cóste? Tutt’e düje!= Quale libro devo acquistare, questo o quest’altro? Entrambi

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Còsse-lùnghe 

Còsse-lùnghe agg. e s.m.= Gran camminatore

Propriamente non significa maratoneta, che copre a piedi grandi distanze, né che ha gambe lunghe, come è la traduzione letterale…

Specialmente al femminile, còsse-lònghe definisce chi o che ha l’abitudine di jì caserjànnejì jattjànne

Ossia ragazze che non hanno voglia di sbrigare le faccende domestiche ma che trovano ogni occasione per andare a passeggio o a far visita alle amiche.

In effetti che siano slanciate o no, comportandosi così diventano sempre còsse-lònghe = cosce-lunghe!

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Códde

Códde agg. = Quello

Aggettivo dimostrativo sempre seguito dal sostantivo che modifica, indica persona o cosa lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta.

Cacce a códd’u chéne! = Manda via quel cane!

Diccìlle a códd’u giovene ca venèsse cré matüne = Diglielo a quel giovane di venire domattina.

Códde jì ‘nu pòvere a jìsse = Costui è un poveraccio, un miserabile (anche in senso lato)

Al femminile fa quèdde

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