Sté piòmbe

Sté piòmbe loc.id. = Essere sprovvisto, sfornito

Se uno sente per la prima volta questa locuzione resta un po’ perplesso. A parte il fatto che in dialetto piombo si traduce chjómme

Sté piòmbe è usato nel gergo dei giocatori di carte per indicare che non si ha un determinato seme, uno specifico “colore”. È una delle tante dichiarazioni che i giocatori di “Tressètte” hanno l’obbligo di esternare prima di iniziare a scendere le carte (Napluténe a còppe, piòmbe a ‘nu péle, quartolìsce..= Napoletana a coppe, privo di un seme, quartultima carta dello stesso seme, ecc…).

Io presumo che il riferimento sia il piombo della rete da pesca che va verso il fondo, al contrario del sughero che tende a galleggiare.

Quindi essere piombo, significa: vado a fondo, non ho mezzi per salvarmi.

Infatti, per estensione, se si voleva comunicare agli amici la lieta novella di essere “senza il becco di un quattrino”, si usava dire sinteticamente: stéche piòmbe (ovviamente a denére= a denari, non a bastoni…)

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