Scélajùle s.m. = Conduttore di arenili.
Una volta era una persona di modeste risorse economiche, perché i terreni sabbiosi (‘i scéle) di cui era fittavolo davano una bassa resa produttiva, e per giunta erano malsani e paludosi.
Il termine era un sinonimo di persona misera, che viveva di stenti.
L’evoluzione tecnologica in agricoltura ha reso fertili anche gli “sciali”, e fortunatamente il termine ha perduto l’accezione negativa degli anni ’30.
Qlcu con tendenza più moderna pronuncia scialajùle ma solo per specificare la natura dell’arenile cui si dedica questo coltivatore.
Per estensione, era chiamato scélajùle o scialajùle chiunque traeva sostentamento dagli Sciali, come quelli che raccoglievano giunchi per farne canestri o impagliature di sedie, o infiorescenze di canne per farne scope, o quelli che con barchette dal fondo piatto vi pescavano anguille o quant’altro.
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