Türa-jagnéle s.m. = Cavadenti.
Va bene anche scritto tïra-jagnéle, avendo la stessa pronuncia (omofono).
Fino alla metà del secolo scorso, esisteva un personaggio che esercitava abusivamente la professione medica, un praticone che “curava” i denti malati. Il più delle volte estirpava i denti cariati senza alcun aiuto di anestesia.
Costui, su richiesta, si recava al domicilio dei malcapitati pazienti, perché non poteva avere un ambulatorio dentistico vero e proprio come lo intendiamo noi. Diciamo che era un “ambulante”, come tutti i commerciante dell’epoca.
Certamente esistevano anche i medici dentisti, ma evidentemente per questioni economiche questa figura riusciva a trarre da vivere dalla sua “professione”, quantunque temuta.
Il termine è composto da Türa = da tirare (non turare), cavare, estrarre e jagnéle = dente molare.