Vedì l’àzze male tagghjéte

Situazione che si mette male, che sta prendendo una brutta piega, che si evolve verso il peggio.

Agghje vìsta l’azze male tagghjéte, e senza düce njinde me ne so’ turnéte ‘ndröte = Ho visto la situazione si stava ingarbugliando, e senza dir nulla me ne sono tornato indietro.

Sto indagando per capire esattamente che cosa è quest’accidente di “àzze”.

L’etimologia è presumibilmente azzarjatüre/azze, che deriva da azzarjétembré = temperare, operazione del fabbro per rifare a caldo il taglio dei picconi da tufo.

Difatti con un piccone mal temperato la fatica sarebbe stata doppia e perciò era consigliabile lasciar perdere.

I lettori sono invitati a darmi i loro suggerimenti.

Mi hanno fatto notare che in lingua italiana esiste il sostantivo “azza” (Dal fr. hache) col significato di: antica arma costituita da un lungo manico di legno e da una parte metallica a forma di accetta, con testa foggiata a martello.

Quindi mi sembra coerente l’interpretazione iniziale, come dire “avere le armi spuntate”, trovarsi in difficolta ad affrontare un problema arduo. Rendersi conto di non essere in condizioni di competere-

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Vedegné

Vedegné v.t. = Vendemmiare

Raccogliere l’uva giunta a maturazione.

dal latino vinum = vino, uva e de imere = nel senso di togliere,levare.

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Vavugghjüse

Vavugghjüse agg. = Bavoso.

Vavugghjüse = Chjüne de vavógghje = Pieno di bava, che cola bava.

Per estensione si affibbia a un ragazzo che si atteggia a persona adulta. Un po’ come Móccappüse, oppure Meccüse

In questo caso l’italiano usa il termine un po’ spregiativo “moccioso”, da moccio: umore che esce dalle narici.

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Vavöse

Vavöse s.f. = Bavosa

Pesce di scoglio della fam. dei Perciformi (Blennius trigloides/Lipophrys trigloides ) che vive in fondali bassi. Lunghezza max cm 18. Corpo striato, carni sode.

Viene raggruppato, assieme ad altri pesci, in un generico pìsce de pröte = Pesci di pietra, ossia pesci che vivono su fondali rocciosi.
Da Wikipedia ho appreso che questo pesciolino riesce a  vivere fuori dal mare anche per alcune ore.

Esiste il sinonimo landröse (←clicca) forse più antico per indicare lo stesso pesciolino.

Dal nome del pesce si è passato ai soprannomi: Vavüse e Vavusöne

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Vavógghje

Vavógghje s.m. = Bava

Saliva particolarmente viscosa che cola dalla bocca, spec. nei bambini molto piccoli, o anche in persone adulte o animali con alterate condizioni fisiche. Secrezione viscosa prodotta dalle lumache e da altri molluschi.

Figuratamente si definiscono al plurale vavógghje le poche goccioline di pioggia di una giornata uggiosa, o anche pioggerellina frammista a neve, leggero nevischio.

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Vassjire

Vassjire sopr. = Il termine non ha un significato specifico.

Identificava una persona addetta a seppellire (e a riesumare) le salme al cimitero. Era semplicemente ‘u vassjire = o lui, o il mestiere che esercitava.

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Vasenecöle

Vasenecöle s.m. = Basilico

(bot.Òcymum basilicum)

Pianta erbacea delle Labiate originario dalle regioni calde dell’Asia e dell’Africa, dalle foglie di odore assai grato. Dette foglie sono commestibili, e usate come condimento nella cucina mediterranea.

Esistono nel mondo varianti all’Òcymum basilicum Crispum, Cinnamon, Minumum, Dark Opal, Anise, ecc
Il succo delle foglie strofinato sulla pelle allontana le zanzare.

Proprietà terapeutiche: stimolanti, antispasmodiche, diuretiche, tonico-digestive, antisettiche, antinfiammatorie

Il termine ‘basilico’ deriva dal latino basilicum e questo dal greco basilikòn ‘regio’ e cioè (erba) regale.

Chiaramente dal dotto basilikòn con l’andare dei secoli si è giunti a vasenecöle = vaso-nicola perchè il popolino questo riusciva a captare e a ricordare.

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Vasciòtte

Vasciotte agg. = Bassotto

Usato solo per designare una persona, maschile o femminile, di statura non elevata.

Talvolta si usa il vezzeggiativo vasciulìcchje o al femminile vasciulècchje, ma questa opzione grammaticale non aggiunge nemmeno un centimetro alla statura carente dei soggetti cui si riferisce l’aggettivo.

L’aggettivo ha valenza un po’ canzonatoria verso queste personcine, le quali di solito esprimono auto-ironia sulla loro statura e perciò si rivelano più intelligenti dei loro denigratori.

Conosco un tipo un po’ bassino, ma spiritosissimo. Quando un buontempone l’ha voluto deridere, ha prontamente risposto: i crestjéne bbune ce mesórene fjine a nu mètre e mjzze: ‘u reste jì chjüne de mèrde! = le persone valide si misurano fino a un metro e mezzo: tutto il resto è (superfluo perché )pieno di cacca!

Un altro soggetto una volta prese uno scivolone, e raccontandolo agli amici disse: me ne sò jüte lunghe-lunghe ‘ndèrre = me ne sono andato lungo disteso per terra. Quel lungo era accompagnato da eloquente gestualità. Intelligente la battuta auto ironica che evidenzia il contrasto fra il suo essere corto e l’espressione lùnghe-lunghe, lungo disteso.

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Vasce

Vasce agg. = Basso

Che ha un’altezza inferiore alla norma, che si trova in posizione non elevata.

Stu murjille jì troppe vàsce = questo muretto è troppo basso.

Ovvviamente se riferito a persona indica che ha bassa statura, anche come s.m.
Si ricorre al vezzeggiativo vasciòtte = bassotto, sempre riferito alla statura di una persona.

Si usa il superlativo è vasce-vasce (‘nu chéne vasce-vasce = un cane basso basso); al femminile si dice vascia-vasce (‘na segge vascia-vasce = una sedia bassa bassa)

‘U vàsce = Basso, o al femminile, ‘a vasce = La bassa, è l’uso sostantivato dell’aggettivo, ed indica una persona che ha proprio queste caratteristiche.

Mo vöne ‘u vasce = Ora viene il Basso.

Attenzione: lo strumento musicale il Basso o il Contrabbasso, sono chiamati ‘U basse, e ‘u controbbasse (o, con termine più antico, catarröne).

Anche qui la B che diventa V è tipico della lingua spagnola degli Aragonesi, e della sua influenza sul nostro dialetto.

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Varvazzéle

Varvazzéle s.m. = Pappagorgia, doppio mento

Antiestestica piega adiposa che si forma sotto il mento di persone molto grasse.

La voce è desueta, usata ormai solo dalle persone anziane, da cui l’ho sentita recentemente.

Deriva da vàrve = barba. Ciò non toglie che la pappagorgia sia portata purtroppo anche dalle donne affette da obesità.

Töne ‘nu sòrte de varvazzéle = Ha un’enorme pappagorgia.

Per curiosità: pappagorgia è di derivazione spagnola, come tanti termini manfredoniani, papar = pappare, trangugiare avidamente, ingozzarsi e gorga = canna della gola (nganne, cannarüle, cannarüte), lo stesso sostantivo latino gurgula, da cui derivano gola e gargarismo.

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