Mangé scorze e tótte loc.id. = Soverchiare, far un sol boccone del contendente, mostrare superiorità fisica o intellettiva
La locuzione, tradotta alla lettera, significa semplicemente mangiare qualche frutto (mele, uva, ecc.) con tutta la buccia.
Ma viene usata principalmente in modo figurato, come voler dichiarare di sapere o poter facilmente sbaragliare un antagonista. Vediamo come viene usata:
1) come frase positiva, ha diversi significati poco discostanti tra loro.
a) Evidenzia la propria abilità verso qualcuno che si vanta pur non avendone capacità o merito.
Se vulüme fé ‘na corse p’i bececlètte, te mange scorze e tótte = se vogliamo fare una corsa con le bici ti faccio mangiare la polvere.
b) Sottolinea la propria esperienza o la effettiva capacità nel risolvere qualsiasi difficoltà..
E che ce völe a munté l’armadje? Mò me la mange scorze e tótte = E che ci vorrà mai a montare l’armadio? Son capace io di farlo in men che non si dica.
2) come frase negativa , ossia non mangiare il frutto con tutta la buccia, consiglia di non fermarsi alla prima impressione, non sottovalutare una persona o un evento.
Nen te mangianne tutte cöse scorze e tótte = Non credere a tutto ciò ti dicono, ossia devi prima mondare e sgrossare ciò che appare o ti mostrano per capire il nocciolo della questione.
Ringrazio gli amici Francesco Granatiero e Tonino Sorbo che mi hanno dato lo spunto per comporre questo articolo.